Sistemi di misurazione esposimetrica della luce

Uno dei passaggi fondamentali ai fini dello scatto di una fotografia, strettamente correlato ed antecedente alla scelta dei tempi di posa e di apertura è quello di ottenere una misurazione corretta della scena che ci si pone di fronte.

Le moderne fotocamere godono di strumenti di altissima precisione per farlo chiamati esposimetri digitali (interni e per luce riflessa, mentre quelli esterni possono valutare la luce incidente) in grado appunto di quantificare la presenza di luce che colpisce il soggetto, vi rimbalza (e pertanto è affetta dalla differenza di materiale su cui si punta la camera), si riflette su uno strato di silicio e viene infine processata secondo diverse modalità selezionabili, ciascuna delle quali si adatta meglio delle altre a determinate scene, fermo restando che, come in molti altri ambiti fotografico /artistici, il gusto personale può farla da padrone, consentendoci di prediligere un tipo di lettura ad un altro sulla base dei risultati ottenibili piuttosto che su una correttezza formale.




Il simbolo sulla fotocamera




 MISURAZIONE SPOT
Il grafico mostra la predominanza centrale della valutazione rispetto all' inquadratura
La misurazione SPOT, non presente di norma sulla fotocamere entry-level, effettua la lettura solo in una piccola zona attorno al punto AF centrale dell' inquadratura, andando a coprire un'area corrispondente a circa il 3-4% della scena; questa ampiezza varia sensibilmente a seconda del modello di fotocamera utilizzata secondo lo schema più in basso.
Ottima con soggetti piccoli contro un fondale molto scuro o molto chiaro, come un cantante in concerto; si può utilizzare anche per verificare la differenza di luce (Delta) in una scena in termini di STOP misurando il punto più luminoso e quello più scuro separatamente.
Il simbolo sulla fotocamera
 
 MISURAZIONE PARZIALE
Si evince come la zona interessata sia più ampia al centro rispetto alla misurazione spot.
Questo tipo di misurazione prende in considerazione un'area più estesa rispetto al precedente: va infatti a valutare un'area corrispondente a circa l' 8-13% dell' inquadratura. E' presente su tutte le fotocamere e può essere utilizzata grosso modo negli stessi scenari visti per la misurazione spot perdendo di efficacia solo nella valutazione della differenza di luce.
Il simbolo sulla fotocamera


 
 MISURAZIONE MEDIA PONDERATA CENTRALE
La valutazione è fatta su tutta la scena con predominanza dell' area centrale
Questa misurazione considera l'intera inquadratura dando però un peso maggiore all'area centrale. Altra differenza sostanziale è che non prende in considerazione il punto AF attivo ma fa una media standard qualunque sia la scena inquadrata.
E' adatta fondamentalmente in qualunque caso di soggetto centrale, sia esso monumento, persona, etc..
Il simbolo sulla fotocamera


 VALUTATIVA ( o MATRIX)
Il grafico si rifà a quello precedente ma spostato verso il punto AF in uso.

Questa è la modalità di valutazione standard di tutte le fotocamere moderne, nonché quella in assoluto più sofisticata in termini di elaborazioni effettuate dal processore interno. E' anche il sistema di valutazione a cui siete costretti in caso utilizziate le pre-equalizzazioni automatiche dell' area di base della fotocamera; effettua la lettura su tutta la scena privilegiando la zona intorno al punto AF selezionato. Se come me siete dei fissati del punto AF centrale (e della ricomposizione), non vi è, sulla carta, alcuna differenza con la modalità media ponderata vista prima.



Modello EOS
Parziale
Spot
Valutativa
Zone
1000D
10%
-
7 punti AF
35 zone
450D
9%
4%
9 punti AF
35 zone
550D
9%
4%
9 punti AF
63 zone
50D
9%
3.8%
9 punti AF
35 zone
5D Mk II
8%
3.5%
9 punti AF
35 zone
7D
9.4%
2.3%
19 punti AF
63 zone
1D-Mk IV
13.5%
3.8%
45 punti AF
63 zone
1Ds-Mk III
8.5%
2.4%
19 punti AF
63 zone


Approfondimenti:

L'esposimetro - Wikipedia


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