Toscana
Ci ero stato solo una volta, qualche anno fa andando in villeggiatura con degli amici, avendo deciso di andare in Calabria percorrendo il viaggio a tappe, ci ritrovammo a mezzodì in quel di San Giminiano, la città delle belle torri, a mangiare una chianina da 1,5Kg che fu un' esperienza idilliaca.

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Bleech Bypass


Il Bleech bypass è una tecnica di sviluppo nata in epoca analogica, nota anche come Skip Bleech, che consiste appunto nel bypassare la fase di sbiancatura della pellicola consentendo in tal modo ai nitrati d'argento di fissarsi alla cellulosa del film. Viene utilizzata anche sulle pellicole cinematografiche, o per servizi pubblicitari.
Come si può notare l'effetto sull' immagine è di forte contrasto e slavatura (o desaturazione) dei colori in essa contenuti.
La prima cosa da fare è duplicare il livello di sfondo (clic con il tasto DX -->"duplica livello" oppure CTRL+J in ambiente Windows) e impostare su "overlay" (copertura) il metodo di fusione del livello appena creato che convertiremo in bianco e nero CTRL+SHIFT+U.
Duplichiamo nuovamente il livello in bianco e nero per aumentare ulteriormente il contrasto, usiamo perè il metotdo di fusione "soft light" ovvero "luce soffusa", meno incisivo di "sovrapponi"
Ora aggiungiamo un livello di regolazione "tonalità-saturazione" e ridurremo la saturazione di -30 punti per attenuare ulteriormente i colori della nostra immagine di partenza.
Un ulteriore livello di regolazione livelli (sembra un gioco di parole ma non lo è) per bruciare un po le alte luci, e quello dei mezzitoni (centrale in grigio) verso sinistra per recuperare qualcosa delle zone sottoesposte, che nel mio esempio si sprecano per via dei capelli neri, creiamo il livello tenendo premuto il tasto ALT e spuntando l'opzione "Use previous layer to create clipping mask" per far si che le regolazioni apportate abbiano effetto solo sul livello sottostante e non sull'intera pila.
Nel nostro caso le alte luci sul viso sono decisamente troppo bruciate anche per un bleech bypass, quindi selezioniamo un pennello a punta morbida, con upacità 35% ed il colore nero, di dimensione adeguata e passiamolo sulla zona del viso sistemando la situazione; accertiamo di stare agendo sulla "vector mask" e non sul livello base.
Aggiungiamo un pò di grana creando un nuovo livello vuoto CTRL+SHIFT+N riempito di grigio neutro e con metodo di fusione "soft light" come da figura,
quindi andiamo sul menu "filtri", "noise", "add noise", scegliamo il metodo "gaussiano", spuntiamo "monochromatic" ed impostiamo un valore di 50
A questo punto possiamo giocare un po con le regolazioni adottate in precedenza fino a raggiungere un risultato che ci soddisfi appieno,
fondere tutti i livelli, aggiungere un pizzico di maschera di contrasto a piacere stando attenti a non esagerare e salvare la nostra immagine!
La distorsione prospettica


La distorsione prospettica è un fenomeno ottico che si verifica quando il piano focale non è perpendicolare al soggetto che si intende fotografare e fa si che, ad esempio, nel riprendere un palazzo questo tenda ad assomigliare ad una "piramide" con le linee verticali (dx e sx) delle pareti che tendono a convergere al centro nella parte superiore dell'immagine. Tale difetto è tanto più accentuato quanto più grandangolare è l'ottica utilizzata, e può peggiorare con ottiche di scarsa qualità in quanto all' anomalia prospettica "naturale" possono sommarsi difetti tipici di queste ottiche come la "distorsione a barilotto" L'occhio umano, che amo definire l' "obbiettivo perfetto" non è soggetto a questa distorsione e riesce a compensare lo slittamento del piano focale in maniera autonoma, permettendoci di vedere correttamente l'edificio. In fotografia esistono diversi metodi per correggere questo difetto, come al solito è sempre meglio preferire (quando possibile) la correzione sul campo piuttosto che la modifica via software, che dovrebbe pertanto rimanere come ultima alternativa in quanto, anche con i software più blasonati ed efficienti, la manipolazione introduce artifici, pochi o tanti che siano.
Canon TS-E 17mm |
Il metodo più semplice e meno dispendioso (è gratis ^_^ ) per correggere questo difetto consiste nell'allontanarsi dal soggetto fino al punto di consentirci di includerlo completamente senza dover per questo inclinare sul piano verticale, verso l'alto, la nostra fotocamera. Purtroppo questo semplice ed economico metodo non è sempre utilizzabile, specie quando si parla di fotografia architettonica e soprattutto nei centri storici, dove la ridotta distanza fra gli edifici non ci consente di retrocedere a sufficienza. In questi casi, purtroppo, l'unica alternativa che ci rimane per evitare la correzione software è quella di munirci di un'ottica basculante, definita anche ottica TILT & SHIFT come il Canon TS-E 17mm, che consente un disallineamento della lente frontale consentedoci in questo modo di apportare le correzioni prospettiche pur inclinando la fotocamera. Il rovescio della medaglia però è l'alto costo di queste ottiche, spesso ingiustificato a meno che non siamo fotografi d'architettura professionisti, oppure amatori molto esigenti che fanno della fotografia architettonica il loro filone principale. (oppure ancora che non siate ricchi sfondati...).
Se esauriamo queste due possibilità non ci resta che ricorrere alla modifica in Photoshop, Gimp (programma open-source, totalmente gratuito scaricabile da QUI) o simili, sicuramente molto più abbordabili ed indicati per un uso sporadico rispetto all'acquisto o al noleggio di un' ottica dedicata.
Vediamo come procedere passo passo, nell' esempio, va detto, utilizzerò Adobe Photoshop in quanto è di gran lunga il programma di editing più diffuso, versatile ed affidabile in commercio, senza ombra di dubbio. Potete saggiare le potenzialità della sua 12° incarnazione prelevando la versione demo direttamente dal sito Adobe cliccando QUI, il tutto a titolo gratuito ma ovviamente con un utilizzo nel tempo limitato salvo acquisto della versione definitiva. In alternativa esiste Adobe Photoshop Elements, una versione ridimensionata più che sufficiente per il fotografo amatore decisamente più economica (demo QUI).
- Aprite l'immagine che presenta la distorsione prospettica;
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Fig. a - foto di partenza con distorsione prospettica |
- andate sul menu "filter" (filtri) e selezionate la voce "lens correction" (correzione lente), oppure premete la combinazione di tasti SHIFT+CTRL+R per ottenere il medesimo risultato;
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Fig.b |
- Ora dalla finestra di dialogo che appare selezionate nell'ordine: "custom" (personalizzato), "show grid" (ovvero mostra griglia, che ci consente di avere dei riferimenti precisi per la nostra correzione mediante la sovrapposizione di una griglia alla nostra immagine), "vertical prospective" (prospettiva verticale) che in questo caso sposteremo in negativo verso sinistra, andando in questo modo a correggere l'errore, potendo verificare in tempo reale la quantità e bontà della nostra modifica tramite la finestra di preview a sinistra. Infine selezioniamo "OK" in alto a destra per confermare l'azione;
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Fig.c - la finestra di dialogo "lens correction" |
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Fig. d - Il risultato finale |
- a questo punto non ci rimane altro da fare che salvare l'immagine corretta nel formato che più ci aggrada.